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Biodiversità di Porto di Mare
L’importanza delle zone umide per la biodiversità Il termine biodiversità (o diversità biologica) si riferisce alla variabilità delle forme di vita che caratterizza il nostro pianeta ed è a livello di specie che il termine biodiversità è spesso applicato da ecologi e biologi, sebbene a volte vengano considerati anche livelli più alti di classificazione (generi, famiglie, ordini). La diversità totale delle specie in un ecosistema (γ-diversità) è determinata da due componenti, la diversità media delle specie a livello di habitat (α-diversità) e la differenziazione tra habitat (β-diversità). Nel corso del biennio 2018-2019 Italia Nostra Onlus ha promosso lo studio faunistico dell’area di Porto di Mare, finalizzato alla definizione della composizione…
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CFU Boscoincittà 2019 – II
A partire dal mese di Luglio 2019 è stato intrapreso, in collaborazione con il CFU (Centro Forestazione Urbana) e sotto il coordinamento della Platypus srl, un progetto volto ad acquisire informazioni preliminari sulla popolazione di P. clarkii presente all'interno delle aree umide e della rete di canali del Boscoincittà. I rilievi sono stati condotti complessivamente in 31 punti di campionamento, distribuiti in 18 zone umide (bacini e canali irrigui) che sono ampiamente in collegamento tra loro e rappresentative dell'intera rete idrica dell'area protetta.
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Porto di Mare 2018 – V
Avanzamento monitoraggio avifauna Proseguono i monitoraggi nell’area di Porto di mare, con la finalità di implementare le conoscenze faunistiche fondamentali per la formulazione di corrette indicazioni gestionali per gli habitat presenti. Complessivamente sono state contattate 61 specie di uccelli appartenenti a 26 differenti famiglie raggruppate in 13 ordini (a queste si aggiunge il Parrocchetto dal collare (Psittacula krameri, Famiglia Psittaculidi) specie aufuga e naturalizzata. Tra le specie contattate, numerose sono quelle considerate importanti sul piano conservazionistico come posto in risalto dall’inclusione negli Allegati della Direttiva 79/403/CEE e dall’assegnazione delle categorie SPEC; meritano particolare attenzione le specie segnalate incluse in Allegato I della Direttiva Uccelli 79/403/CEE e di categoria SPEC 2:…
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Porto di Mare 2018 – III
Monitoraggio faunistico Porto di Mare Con il mese di giugno si vanno completando le conoscenze relative alla fauna vertebrata presente nell’area di Porto di mare, con il proseguimento dei censimenti al canto degli uccelli e l’avvio del rilevamento acustico dei chirotteri, svolti in collaborazione con la Platypus srl. Per quanto riguarda l’avifauna acquatica nidificante si conferma la nidificazione di Germano reale (Anas platyrhynchos) con 3 coppie, Folaga (Fulica atra) con 7 coppie, Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus) con 2 coppie, Tuffetto (Tachybaptus ruficollis) con 3 coppie e Anatra muta (Cairina moschata) con 1 coppia nidificante. Le specie che nidificano in cavità come il Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major), lo Storno (Sturnus…
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Porto di Mare 2018 – II
Monitoraggio faunistico Porto di Mare Sono proseguiti nel mese di maggio i monitoraggi faunistici presso l’area di Porto di mare, svolti in collaborazione con la Platypus srl, volti a definire la composizione della comunità di vertebrati presenti. Attorno agli ambienti acquatici, laghi e stagni fortemente aggrediti dalla miopia e dalla ottusità dell’uomo che nel corso degli anni li ha considerati esclusivamente come un luogo dove riversare ogni genere di rifiuto, si muove e nidifica una comunità ornitica che testimonia ancora una volta la tenacia di alcune componenti e la resilienza degli ecosistemi naturali. Tra le specie di cui è stata già accertata la nidificazione con successo ricordo il Germano reale Anas…
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Porto di Mare 2018 – I
Monitoraggio faunistico Porto di Mare Dalla primavera 2018 prendono avvio le attività di monitoraggio faunistico svolte in collaborazione con la Platypus srl, presso l’area di Porto di Mare posta alla periferia sud-est del comune di Milano. Il nome della località prende origine da un progetto del 1917 che prevedeva la realizzazione di un porto fluviale destinato all’approdo del traffico fluviale che avrebbe collegato Milano a Cremona e, attraverso il Po, con il mare Adriatico. L’area che negli anni è stata in parte aggredita dall’abusivismo edilizio ed gravemente afflitta da diverse forme degrado tutt’ora evidenti, conserva ancora alcuni elementi di naturalità unici nel contesto metropolitano, che si vogliono ora riconoscere e…